La Disfatta Di Venere

By Angelo Lestat

Published on Oct 16, 2020

Gay

Caro lettore,

questa è una storia di fantascienza erotica omosessuale. La storia contiene dominazione, umiliazioni, stupro. I personaggi appartengono a pianeti non terrestri. Nessuno di questi fatti è avvenuto realmente e nessuna violenza fisica si è svolta veramente. Ogni forma di sesso non consensuale è sbagliata, e non è incoraggiata dall'autore di questo racconto. Il racconto è una mera fantasia erotica.

Se ti piace questa storia e le altre che trovi su Nifty, dona qualcosa al sito, affinché questa fonte e archivio di nuove storie erotiche continui ad esistere.

LA DISFATTA DI VENERE

Capitolo 3: La casa reale venusiana viene farcita di sborra e piscio marzianiSe ai giovani venusiani bruciavano il culo e l'orgoglio, neanche ai miei antenati le cose andavano meglio. Io non ero ancora nato a quel tempo, il mio bisnonno XZE WI regnava su Venere, e comandò le operazioni militari. Del mio bisnonno ho visto solo immagini di repertorio, era bellissimo, muscoloso come un adone e con occhi di fuoco che trapanavano i cuori, ma anche culi e fighe. Aveva più di una moglie e numerosi concubini maschi, con cui si congiungeva ogni notte. Da tutti quegli amplessi erano nati numerosi figli, ma solo tre riconosciuti ufficialmente. A un certo punto decise di mandare via tutte le donne e lasciare solo splendidi giovinetti nel suo harem. In questo modo, diceva, di poter godere senza fine, come il più fine amatore, senza rischiare che sbucasse ulteriore prole reale. Quel giorno fu catturato in battaglia e quindi ucciso, o meglio giustiziato a sangue freddo dopo la battaglia. Prima di eseguire l'esecuzione, fu stuprato da un intero battaglione di marziani arrapati come lupi. Lo tenevano fermo su un tavolo in quattro, lui coi calzoni calati, e dietro in fila col cazzo ritto per fotterlo, e la fila era lunga fino all'orizzonte, e lo hanno inculato per ore, e nuovi soldati si aggiungevano alla fila col cazzo in mano. I racconti dicono che lo hanno riempito così tanto di seme marziano che poi, quando lo hanno ucciso gli sgorgava bianco anche dalle vene e lo sperma che esplose copri tutta la piazza. Questa fu la fine di mio bisnonno XZE WI. In vita non gli hanno dato nomi, ma da dopo morto lo chiamarono semplicemente "neve", in tono canzonatorio, per la candida esplosione bianca in punto di morte.Mio bisnonno ha lasciato tre eredi al trono, XZF WE, che aveva 9 anni venusiani il giorno della battaglia ed era solo un bambino, XZF WY un giovane ragazzo playboy ventenne, pieno di ormoni e con sempre una o due ragazze nel suo letto, e XZF WA, alto slanciato e affascinante, aveva 33 anni ed era un armadio di muscoli, esperto in strategia e mente fine, era il primo erede al trono. Dei tre, il bambino XZF WE sarà poi il padre di mio padre, mio nonno. Da bambino assistette a tutta la scena di orribile violenza e sopruso dello stupro di gruppo del padre "neve" e da quell'evento non si è più ripreso completamente. Fu catturato e condotto nelle segrete marziane. Per fortuna nessuno abusò di lui, vista la sua giovane età. Fu però incarcerato e costretto a subire il bullismo degli altri piccoli prigionieri del carcere. Suo fratello, il playboy ventenne XZF WY, mentre la guerra incombeva e "neve" moriva, si stava riposando nel suo letto dopo la battaglia e fresco di uno sfrenato amplesso, appena consumato. Lui nudo in compagnia di due giovani vergini venusiane. In piena notte, un commando fece irruzione nella sua camera da letto, fu catturato, e portato fuori all'aria gelida nudo come Adamo e così, con culo e membro virile in bella mostra, fu lasciato esposto in gabbia nella pubblica piazza per tre notti e tre giorni. Là venne usato come orinatoio e cesso pubblico dai marziani che passavano di strada. Commercianti, Coltivatori e comuni impiegati marziani erano ben contenti di svuotarsi la vescica in faccia a un principe venusiano, giocando col getto per mirare bene naso e bocca, fargli uno shampoo con schiumoso fluido naturale, o intiepidirgli la schiena a spruzzi. Alla fine dei tre giorni XZF WY puzzava come una latrina e per questo fu soprannominato da quel giorno in poi "orinatoio pubblico" che in lingua marziana suona come "Pss-o-nì". Visto che la temperatura venusiana nel mese Kenya è fredda sembra che il piscio marziano sia stato provvidenziale per "Pssoni" per tenerlo in vita. Lo teneva al caldo, con il suo tepore, che gli veniva rinnovato in continuo sulla pelle, nerchia dopo nerchia. E lo teneva idratato.

Infatti lo hanno fatto bere spesso, e, alla fine, gli hanno anche attaccato un imbuto in bocca. Di modo che, era costretto a tenere sempre la bocca aperta e bere ogni goccia. Si racconta che, sopra l'imbuto, schizzi multipli di piselli marziani piscianti si incontravano, flettevano e piroettavano come i giocolieri di un circo o come i getti di una fontana. Gli operai facevano pausa pisciata insieme, e poi riempivano l'imbuto in gruppo, con coreografia acquatica di piscio nella sua bocca, che deglutiva e deglutiva, e assumeva dentro di sé ogni goccia. Mio nonno mi raccontava che XZF WA, il figlio maggiore, l'erede al trono trentenne, in quei giorni ero uno dei tanti maschi venusiani presi, messi a novanta, legati a un tavolo e scopati duro dai soldati marziani. XZF lo avevano già scopato di forza e inseminato tre soldati semplici ed aveva il culo in fiamme e l'orgoglio sotto ai piedi, quando un maggiore supremo del comando marziano lo riconobbe. Lo tirò fuori da lì in malo modo e lo portò via. Mio nonno ha trovato il diario dello stesso XFZ WA, che lui teneva nascosto e chiuso a chiave. Là si racconta tutta l'umiliante storia di quel che successe quel giorno all'"inculato". Qua riporto un breve brano del suo diario: "E poi mi è successa quella cosa orribile che vorrei dimenticare, ma che rivivo tutti i giorni. Mi hanno portato a lavarmi e mi hanno fatto vestire con i costumi reali del nostro popolo. Gli abiti delle occasioni importanti. Così agghindato mi hanno condotto a una specie di evento pubblico, c'era molta confusione, e quindi mi hanno trascinato su un palco, e con terrore, vidi che avevo davanti una folla oceanica di marziani festanti che urlavano contenti. In seguito seppi che l'evento era ripreso dalle televisioni e su emittenti radio e internet di tutti i pianeti solari. Il comandante supremo marziano fece un discorso lungo, condito da grandi applausi, in marziano di cui non ricordo nulla. Finché a un certo punto non ha indicato me sorridendo, ricordo ancora ora con terrore quel sorriso. Allora quattro uomini mi bloccarono e mi legarono a una specie di tavolo a 4 zampe, di nuovo ero stato messo a pecora. Il grande condottiero quindi mi abbassò i pantaloni. La scena è ripresa dal maxischermo e tutti nella piazza lo incitavano e c'era un grande chiasso, finche lui non me lo ha infilato dentro, in un sol colpo. Sentii un dolore atroce e non riuscii a trattenere un urlo, questo galvanizzò ancora di più la folla marziana che era in tripudio e il comandante che continuava a scoparmi con foga. Mi sembrava che non finisse mai di trapanarmi le viscere, finche non diede un colpo più forte e mi inseminò di fiotti di seme marziano. Lo sfilò dal buco del culo, facendomi male per la foga, e, per umiliare ulteriormente la mia famiglia, si pulì il cazzo con il mio vestito reale venusiano. Quindi, soddisfatto, se lo rinfilò dentro le mutande. Ogni azione era ripresa dai maxischermi e salutata con applausi e urla dal pubblico. Per me era un incubo e speravo solo che finisse il prima possibile. Il comandante supremo quindi salutò la folla e invitò gli altri a usarmi. Così, in breve, si formò una fila di maggiori e generali marziani tutti in fila per sodomizzarmi in mondo-visione davanti alla folla in giubilo. Io gridavo di dolore e umiliazione ad ogni nuovo cazzo che mi infilavano dentro, che mi spanava e mi riempiva di seme caldo. Durante il molteplice atto di sodomia, non ero solo io a essere penetrato, ma tutto il mio popolo era "inculato" insieme a me, e la perdita della mia dignità fece capire a tutti i venusiani che eravamo un popolo di schiavi e di troie da ora in poi e niente più. Mi scoparono quel giorno almeno 20 maggiori e caporali, prima che uno di loro, accordatosi con le alte sfere, che gli concessero il permesso, mi prese come suo schiavo personale. A quel punto, non mi reggevo più in piedi, fui imbavagliato e bendato, mi fu messo collare e guinzaglio e così fui condotto a forza dal mio nuovo padrone. Là mi fecero un servizio fotografico, io nudo e grondante sborra dal culo, con collare e guinzaglio, con una ball gag in bocca, a quattro zampe e poi per terra. Il mio padrone, in piedi, vestito, col sorriso sulle labbra, si ergeva su di me e mi teneva un piede sopra la schiena con cui mi schiacciava a terra. Per mostrare la sua superiorità.Le foto erano un ricordo della giornata, da tenere come archivio storico. Il giorno della sottomissione del principe venusiano XZF WA e la sua trasformazione in "obibi"." Qui termina l'umiliante pagina di diario del mio antenato. A quanto pare quindi anche lui aveva un nome simile al mio "obibi" infatti significa "grande culo aperto". Ciò suggerisce che il mio antenato avesse un buco del culo particolarmente capiente. Più ampio del mio che sono chiamato solo "culo aperto". Certe notti in cui vengo trapanato dai grandi cazzi marziani lo invidio, vorrei essere nato anche io con un grande buco del culo, forse così proverei meno dolore quando me lo aprono.

Next: Chapter 4


Rate this story

Liked this story?

Nifty is entirely volunteer-run and relies on people like you to keep the site running. Please support the Nifty Archive and keep this content available to all!

Donate to The Nifty Archive
Nifty

© 1992, 2024 Nifty Archive. All rights reserved

The Archive

About NiftyLinks❤️Donate